
Roberto il Guiscardo fonda la contea di Lecce, che nel Medioevo fu punto di riferimento di tutta la cultura cavalleresca. Viene allora ricostruita la cattedrale e sorgono due importanti monasteri, quello di S. Giovanni Evangelista e quello dei Santi Niccolò e Cataldo.
Alla dominazione normanna segue quella degli Svevi, gli Angioini, i Brienne e i Del Balzo Orsini. Con Carlo V inizia una nuova era: il Rinascimento salentino, grazie anche alla collaborazione di due architetti importanti: Gian Giacomo d'Acaja e Gabriele Riccardi, vengono aperti nuovi assi viari rettilinei, come quello che lega S. Croce, il Convento dei Celestini e Palazzo Adorno, si costruiscono l e mura di cinta, il castello, l'Arco di Trionfo per Carlo V, l'Ospedale dello Spirito Santo.
Lecce, in età spagnola, conferma la propria posizione di centro artistico e culturale, arricchendosi di edifici, chiese e palazzi. Nasce così la chiesa di S. Croce, il Palazzo del Seggio, le Chiese di S. Irene, di S. Maria della Grazia e del Gesù.
Nel Seicento, i vescovi impongono la loro supremazia sulla città con il rifacimento e il rinnovo continuo della Cattedrale e delle più importanti Chiese. Viene modificata la Piazza del Duomo, la Piazza del Mercato viene arricchita con la statua di S. Oronzo sulla Colonna romana e furono costruite altre Chiese.
Nel Settecento continua a dominare la cultura barocca. Nel 1734, dopo un breve periodo di dominazione austriaca, a seguito della rivolta contro i borboni e il pericolo di una restaurazione spagnola, la nobiltà prende il potere. Nell'Ottocento, l'attività edilizia ed artistica, voluta da Napoleone, frena la soppressione degli ordini religiosi.Le mura vengono abbattute e si creano nuovi quartieri di gusto neoclassico, neomoresco e neogotico.
Nel 1927 la Provincia di Lecce si stacca da quella di Taranto e di Brindisi.I ritrovamenti di alcune tombe con corredi del V e IV sec. a.C., dell'ipogeo Palmieri con bassorilievi del IV sec. a.C. e alcuni tratti della cinta muraria, confermano che le origini della città risalgono all'età dei messapi
Nessun commento:
Posta un commento
Si accettano commenti e opinioni